Le odi di marzo

Jim Messina, il capo della campagna di Barack Obama, sceneggia il periodico dietro le quinte ad uso di volontari e militanti. Come, veramente, a far vedere quali siano le strategie della war room del Presidente. E’ ormai un genere letterario delle campagne elettorali, il behind the scenes che restituisce l’illusione ottica di avere parte anche nelle decisioni di prospettiva, essere lì al tavolo e con i memo dello staff di Obama.

Staff meeting

Sotto lo sguardo di Plouffe

Si sono incontrati ieri per un debriefing della campagna elettorale, sono i principali collaboratori di Barack Obama. Il messaggio da dare fuori è: le cose si stanno mettendo per il verso giusto, niente panico. Il messaggio rivolto inside è: il cerchio magico del Presidente è questo, quindi tutti nel recinto a spalare. Loro sono David Plouffe (l’unsung hero del 2008, oggi braccio destro alla Casa Bianca), David Axelrod (l’inventore di Obama), Jim Messina (il campaign manager), Stephanie Cutter (la sua vice), Ben LaBolt (il portavoce a Chicago), Joel Benenson (l’uomo dei numeri) e Jim Margolis (il videomaker).

Prudential Building

Scene dal quartier generale della campagna di Barack Obama a Chicago. Il punto del Washington Post.

Le correzioni

Sarà un caso, ma dopo la denuncia -esagerati – di Nomfup, rimbalzata in America con un tweet di Byron Tau di Politico, ora il nuovo video della campagna di Barack Obama è stato CORRETTO. Non più “less THEN one year”, come recitava questa mattina il filmato con il campaign manager Jim Messina, ma “less THAN one year”.

Il refuso

La campagna crowdsourced mostra di avere riflessi e un buon crisis management. La tentazione di mettere in fila le gaffes di Rick Perry ed Herman Cain con un refuso malandrino c’era.

Corretto

A Chicago se ne sono accorti in tempo, non c’è solo la narrativa elettorale, viva la grammatica.

Keep Rahm and Carry On

Zombies? What Zombies?

(h/t: Lynn Sweet)

My Hometown

A casa

Intervista definitiva di David Axelrod con il patinatissimo magazine di casa sua, Chicago. Tutta da leggere, belle le foto.

Di nuovo tanti cari auguri

A fare happy birthday mr. President a Chicago, non c’era Marylin, no, ma gli OK Go, Herbie Hancock e Jennifer Hudson, oltre al sindaco Rahm Emanuel.

Rahm Away

Quando il sindaco di Chicago Rahm Emanuel si scoccia perché gli chiedono dove vanno a scuola i figli, bè si scoccia.

Tutti gli uomini del Precedente

Con lo staff

Chi sono i go-between tra la Casa Bianca e il quartiere generale di Chicago della campagna elettorale di Barack Obama, il Presidente in carica e quello che forse verrà? Politico fa l’elenco, a partire da David Plouffe e Dan Pfeiffer, l’uomo comunicazione del Presidente:

Besides Plouffe, the list includes chief of staff Bill Daley, Obama’s 2008 campaign chairman and still a key figure in Democratic fundraising; deputy senior adviser Stephanie Cutter, a veteran political operative who held a top post in John Kerry’s 2004 campaign; press secretary Jay Carney; senior adviser Valerie Jarrett; and deputy chief of staff Alyssa Mastromonaco, a former campaign scheduler who helps coordinate logistics between the campaign and White House.

Team Building

Il punto strategico della campagna di Barack Obama.