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L’anti-Sarah
E’ ufficiale: Lisa Murkowski E’ la senatrice dell’Alaska, punto. Il suo sfidante, Joe Miller se ne è fatta una ragione.
Comeback Gals
Le comeback girls del Senato.
In Alaska Lisa Murkowski compie la storica impresa di essere la prima candidata “write-in” (il cui nome, cioè, non era già scritto sulla scheda, ma andava compitato direttamente dagli elettori) a vincere un seggio al Senato. Sconfigge il paladino dei Tea Parties e di Sarah Palin, Joe Miller, che la aveva battuta a sua volta nelle primarie repubblicane. Un’impresa incredibile (divertentissimo il titolo della Page di Mark Halperin che fa lo spelling della vincitrice: M-U-R-K-O-W-S-K-I).
Nancy Pelosi, una delle grande sconfitte del midterm, tiene duro e viene eletta minority leader, capogruppo dell’opposizione democratica al Congresso. Il suo avversario, il moderato Heath Shuler, raggranella soltanto 43 voti contro i 150 della esponente liberal del partito di Obama.
And counting
Lisa Murkowski porta un vantaggio di circa 1700 voti sul suo diretto avversario, Joe Miller, nelle elezioni per il seggio senatoriale dell’Alaska.
Spelling Tea
Sul New York Times un divertente ritratto della donna che deciderà le elezioni in Alaska, l’ultimo seggio del Senato americano ancora in bilico.
Non è Lisa Murkowski, ma la signora Gail Fenumiai, la dirigente dell’ufficio elettorale che deve controllare una per una le schede write-in, quelle su cui gli elettori hanno dovuto scrivere da soli e per esteso il cognome del loro candidato:
“Some of them are very, very easy,” Ms. Fenumiai said. “Some of them are you know — can I phonetically get ‘Murkowski’ out of them?” She added, “Not everyone writes perfectly.”
Finger Food
Ancora tre corse “mangiaunghie” negli States: l’Alaska, con Lisa Murkowski, la candidata “write-in”, in vantaggio sul suo rivale, il repubblicano Joe Miller; lo stato di Washington con la democratica Patty Murray in vantaggio di un soffio su Dino Rossi; e il Colorado, dove Michael Bennet e il tea partier Ken Buck se la sudano per un pugno di voti.
Vopos
In Alaska Lisa Murkowski maramaldeggia sul rapporto tra Joe Miller – il candidato repubblicano che ha fatto illegittimamente arrestare un giornalista dalla sua sicurezza privata – e la libera stampa.
Scomodando la memoria della DDR.
La strega del nord
In apnea per gli scandali che coinvolgono la sua campagna, il candidato repubblicano Joe Miller la butta – come si dice in Alaska – in caciara.
Puntando sul famigerato frame di Christine O’Donnell, evoca stregoneria e malefici a proposito della sua avversaria, Lisa Murkowski.
Miller e non più Miller
Tramonta in Alaska la stella di Joe Miller, il beniamino dei Tea Parties. Pizzicato, con tanto di sentenza, a entrare nei computer dei colleghi, quando lavorava nella amministrazione a Fairbanks.
Tutta salute per la sua rivale, Lisa Murkowski, prima sconfitta alle primarie repubblicane e ora in pista per riconquistare il suo seggio in Senato.
Spot dall’oltretomba
Lisa Murkowski non ci pensa tanto su, e fa parlare addirittura il defunto Ted Stevens, decano della politica in Alaska, a sostegno della sua candidatura per il Senato.
Colpo basso della candidata indipendente, dopo la sconfitta con il cocco del Tea Party, Joe Miller.
Scontro tra i ghiacci
Scott McAdams, il candidato democratico per il Senato in Alaska, approfitta dello scontro nel campo repubblicano.
Tra Lisa Murkowski e Joe Miller, il terzo gode?