Senza via di scalpo
Finisce sul New York Times l’odissea della “nazionale” irochese di Lacrosse, intrappolata a New York da una complessa battaglia diplomatica che coinvolge il Foreign Office britannico e il Dipartimento di Stato americano.
![](https://i0.wp.com/assets.nydailynews.com/img/2010/07/13/alg_lacrosse.jpg)
Lacrosse irochese
I giocatori dovevano volare a Manchester per un torneo internazionale, l’equivalente dei Mondiali, di un gioco che i loro progenitori hanno inventato, un incrocio tra calcio, rugby e hockey su prato.
Ma per muoversi fuori dai confini americani, gli orgogliosi irochesi hanno bisogno di visti USA, non sono sufficienti i loro passaporti della nazione indiana.
![](https://i0.wp.com/media.washtimes.com/media/image/2010/07/12/20100712-180153-pic-687819213_s640x427.jpg)
Mamma, abbiamo perso l'aereo
Una delicata controversia di identità, confini, radici e globalizzazione (ve la ricordate?).
[…] riprovano oggi pomeriggio, sperando nel Dipartimento di Stato; e se ce la faranno finalmente a salire su un […]
Aggiornamento irochese « Nomfup
luglio 14, 2010 at 9:52 am
[…] americano, sono stati gli inglesi a mettersi di traverso, lasciando ancora una volta a terra i malcapitati giocatori indiani. Prigionieri a […]
C’era una volta il West « Nomfup
luglio 16, 2010 at 3:01 am